SIGEP 2018: GRANI ANTICHI E UNA NUOVA FARINA MULTICEREALI
Molino Vigevano 1936 ha partecipato alla 39° edizione del Sigep a Rimini presentando molte novità. Nel grande stand nel padiglione B, è stata lanciata la nuova immagine del Brand, completamente rinnovata e declinata intorno alla parola «semplicità», il bollino “100% farine naturali” a garanzia di salute e benessere per i consumatori e due nuovi prodotti: la Risciola, farina di grano tenero antico macinata a pietra di tipo 1 realizzata con 100% grano italiano da agricoltura integrata; e la Moreschina Ricca, una nuova multicereali che nasce dall’unione di 12 ingredienti, di cui 7 semi interi. Queste due farine sono state le protagoniste degli show cooking di Amalia Costantini, chef pizzaiola di Pizza Mater a Fiano Romano (RM), famosa per i suoi impasti realizzati con il licoli, lievito madre in coltura liquida; e di Marco Manzi, 3 spicchi Gambero Rosso, giovanissimo pizzaiolo ischitano aderente all’AVPN, Associazione Verace Pizza Napoletana, che ha aperto il locale Giotto Pizzeria Bistrot a Firenze.
Grano antico Risciola
“La farina Risciola nasce da un progetto di innovazione sociale del Gruppo Lo Conte lanciato nel 2015 per valorizzare il territorio dell’Irpinia in Campania: abbiamo reso nuovamente produttivi terreni agricoli incolti con piantagioni di grano Risciola, un frumento tenero del 1500 che ha mantenuto inalterate le sue qualità organolettiche ed è naturalmente povero di glutine, per questo facilmente digeribile e assimilabile dall’organismo.” Racconta Fabrizio Lo Conte, amministratore delegato di Molino Vigevano 1936.
Farina multicereali Moreschina Ricca
Parlando della Moreschina Ricca continua: “Tutti i nutrienti dei cerali più nobili racchiusi in 12 varietà appositamente selezionate per una farina naturale dal sapore intenso e dal colore scuro. Farina di grano tenero tipo 1, germe di grano vitale macinato a pietra, semola di grano duro, farina integrale di segale, farina di mais, fiocchi d’orzo e d’avena, soia integrale, semi di sesamo, di girasole, di miglio, semi di lino gialli e semi di lino non decorticati sono gli ingredienti di questa farina ricca di fibre, sali minerali, Omega 3 e 6 e vitamine E e del gruppo B.” Conclude poi Lo Conte: “La Risciola e la Moreschina Ricca rispondono alle richieste dei consumatori, ovvero materie prime sane, nutrienti e controllate; ma anche dei professionisti, alla ricerca di prodotti che garantiscano impasti costanti e stabili nel tempo, ma al contempo ricchi di gusto e che comunichino immediatamente al cliente nuove food experience.”
La farina Risciola, ha una forza molto bassa, ovvero W140, ideale per brevi lievitazioni da 4 ore a temperatura ambiente, può essere portata a maturazione fino a 24 ore in cella frigorifera a 4°. Adatta a realizzare pane casereccio, pizza, pasta fresca, ma anche biscotti e frolle. La farina Moreschina Ricca, con una forza W270 – 290, si presta a lievitazioni in giornata dalle 6 alle 8 ore a temperatura ambiente e può essere portata ad una maturazione tra le 24 e le 72 ore in cella frigorifera a 4°. Entrambe si rivelano partner fondamentali per tutti quei pizzaioli che si trovano in grandi centri urbani ed offrono già impasti alternativi, oppure per coloro che propongono pizze gourmet e per cuochi che realizzano cestini del pane home made.
Le peculiarità di queste farine e tutto il loro potenziale nell’utilizzo in pizzeria sono stati raccontati da due mascotte d’eccezione durante due show cooking nei giorni della Fiera.
Show cooking Amalia Costantini
Amalia Costantini ha realizzato due pizze gourmet: Carpaccio di salmone, con una base di focaccia realizzata con farina Risciola attraverso un impasto diretto con il licoli con 4 ore di maturazione e un’idratazione del 62%; La puntarella, anche questa base focaccia realizzata con la farina Moreschina Ricca attraverso un impasto con il licoli e con metodo indiretto, con la biga, con una maturazione di 6 ore e un’idratazione del 65%.
Show cooking Marco Manzi
Marco Manzi invece ci ha presentato due pizze gourmet napoletane. La prima con topping di mozzarella, salmone affumicato e avocado, con la farina Risciola con un impasto indiretto attraverso la biga, con una maturazione di 24 ore e un’idratazione del 65%; l’altra, la Pizza viteltonné, aveva un impasto a base di Moreschina Ricca realizzato con metodo diretto, con una maturazione di 24 ore e un’idratazione del 75%.
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